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Posso resistere 48 ore senza giga?

Posso resistere 48 ore senza giga?

Piccolo sfogo di una pendolare incazzata… e senza giga

Il giorno che sono rimasta senza giga e non ho potuto mettere la mia storia su Instagram, ho cominciato a vivere”

Ciao, sono Marta. Prendo treni. Tanti. E ho un contratto telefonico vecchio. Molto vecchio.

Il combinato disposto di questi due elementi fa sì che per molta parte della giornata sia in balìa dei mezzi pubblici e, conseguentemente, faccia molto ricorso alla connessione dati del mio smartphone.

Se ci aggiungiamo che non ho sufficiente voglia di rinnovare il mio piano, studiando ore di complicate tariffe, postulando cambi di gestori e ottimizzando minuti, sms e giga, capirete subito che a tutto questo c’è un unico possibile, desolante epilogo: ogni mese, dopo circa quindici giorni… finiscono i giga!

Giorno più, giorno meno, arriva irrimediabile quello in cui la Vodafone, beffardamente, mi recita “Hai terminato i tuoi giga. Per continuare a navigare vai su…(sito scippa-soldi che non citerò)”.

Mi succede ogni mese e ogni mese io attraverso le 5 fasi del lutto.

Fase 1 – La Negazione

“No vabbuò, avranno sbagliato, ho sicuro qualcosa che mi fa consumare più giga del dovuto. Ora li chiamo, mi lamento.

Ma non esiste, me l’hanno scalati apposta perché non voglio fare l’abbonamento, ma io chiamo l’antitrust, scrivo una lettera al mattino, chiamo Mi manda Picone, glielo faccio vedere io.”

Seguono, poi, ore di telefonate con albanesi e indiani in lingue pre-adamitiche di cui nessuno di noi capisce un cazzo, finché non passano la tua chiamata alla centralinista di Milano.

Scena tratta dal film “Mi manda Picone” del 1983

Quella centralinista che sgarbatamente e svogliatamente ti ribadisce che no, non è successo proprio niente, hai solo finito i giga perché hai un contratto del ’93, e colma di disprezzo ti termina la chiamata.

Segue ancora messaggino di valutazione dell’assistenza, a cui senza esserne consapevole, dai 8/10.

 Fase 2 – La Rabbia

Mannaggia tutte cose, ma pecchèèè, pecchèèèèèèè?

Il secondo giorno senza giga è caratterizzato da profonda irritabilità. Alla fine vuoi sfogare la rabbia di non poter vedere l’ultimo video dei the Jackal mentre tutti ne parlano.

La tua vita scorre lentissima tra gente che intorno a te legge sul cellulare e sghignazza, amici che sgomitando commentano foto che tu non vedi, occhiolini che ricambi con fare indeciso in risposta al “ti ho mandato quel link, figo, eh?

Di tutti quelli che incontri per strada.

E tu ti incazzi come un gatto a cui hanno schiacciato la coda, sfoghi guidando come un unno, spingendo le vecchie coi carrellini che camminano pianissimo in mezzo alla strada e litigando con quelli che sulle scale mobili in metropolitana sostano sulla sinistra.

Sulla destra dovete stare!!!

E pensare che basterebbe girare con un cartello “48h senza giga” per essere colmati di comprensione.

Fase 3 – La Contrattazione

Il mese prossimo cambio contratto. Oppure chiedo a chiunque la password del wi-fi, anche se mi secca… Non terminerò i giga un’altra volta!

Anzi… Sai cosa? Navigo proprio di meno, basta co’ st’intossicazione da social network, co’ ‘ste facce sempre illuminate dal blu della 48h senza gigascrittina di face book(???).

La vita va vissuta, non posso mettere la foto su instagram? E che me ne fotte? Io vivo amici miei, vivo”.

Seguono tic isterici ed espressioni facciali sghembe con metà faccia che sorride e metà che piange.

Per fortuna l’essere umano non impara mai dai suoi errori e il mese dopo accadrà esattamente la stessa cosa.

 Fase 4 – La Depressione

“I miei amici non mi vogliono più bene, non mi chiama nessuno. Pure il mio fidanzato secondo me mi fa le corna, non faccio pariare più nessuno, so’ quattro giorni che non metto niente su facebook, non so manco Rob Brezny che ha detto di me ‘sta settimana, la mia vita è una merda!

E si passa la giornata sbirciando sui cellulari degli altri, scoppiando a piangere all’improvviso se ti dicono ma sai che domenica piove? Hai visto il meteo.it?

Fermata ANM

Una delle fermate ANM

E sei costretto sotto alla fermata del 181 senza poter scrivere insulti sulla pagina dell’ANM, senza nemmeno poter vedere sull’infoclick quando passa, potendo poi bestemmiare con tutti quanti perché non passa mai quando sta scritto.

Ognuno è solo sul cuore della terra, trafitto da un raggio di sole, se ha finito i giga.

 Fase finale – L’Accettazione

Vabbè…e c’aggia fa, nun fa niente, alla fine come facevo a 18 anni? Campavo senza giga. Si me vonno, me chiammano

E alla fine si sopravvive davvero, se devi dire qualcosa a qualcuno gli fai una telefonata e magari poi ci scambi pure due chiacchiere. Se devi aspettare l’autobus, lo aspetti. Magari ti porti un libro (quello apposito che tieni nel kit-d’emergenza-fine-giga). Se stai in fila alle poste, scambi due chiacchiere con gli anziani. Se stai a lavoro, magari, lavori.

Cominci a pensare “Ma sapete che quasi quasi forse è meglio pure. Ma sì, so’ più libera, meno reperibile, più attenta alla vita, e poi… “Special 1000 si è rinnovata, puoi ora utilizzare la tua promozione” .

Seguono dieci ore di navigazione compulsiva filate.

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Redazione
redazione@nslab.it

Next Step è un gruppo di giovani professionisti attivi nel campo della comunicazione digitale, della cultura e del turismo.

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