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Il mio viaggio a New York

Il mio viaggio a New York

Anche se mancano più di dieci minuti all’atterraggio, senti già la magìa. La stanchezza di nove ore del viaggio aereo,  non proprio comodo, scompaiono improvvisamente.
È la magìa di New York.
Sono diversi anni che mi trovo ad andare negli States e a visitare la Grande Mela e in tanti mi chiedono di descrivere la City: l’unico aggettivo che mi viene in mente è unica. Non perché sia la città più bella al mondo, ma perché una così non si trova.

Può una giornata a New York definirsi “insolita”?

Quindi non starò qui a farvi la (solita) lista dei posti più belli e rinomati da vedere, dei musei da visitare, dei locali notturni, degli spettacoli a Broadway da non perdere, perché non la finiremo più (e sarebbe molto più comodo leggerli da una guida!) e anche perché, in fondo, non sarebbe così utile. Ho deciso, invece, di raccontarvi in breve il mio viaggio a New York, una giornata leggermente insolita da trascorrere a Manhattan, NYC. La mia giornata tipo… Che magari può essere anche la vostra, why not?

Tanto per cominciare, a colazione scordatevi il nostro amatissimo caffè con il nostro amatissimo cornetto: possono anche chiamarlo “espreso” (alla George Clooney, per capirci!) ma al nostro “espresso” non ci assomiglia proprio!

scorcio qualsiasi

Qualsiasi scorcio della città comprende almeno un paio di grattacieli altissimi!

Io personalmente mi godo un gustoso e cioccolatoso brownie con bicchierone di caffè americano, quello che servono praticamente nei vasi. Tutto rigorosamente take-away, a New York non puoi permetterti pause.
La città costringe a camminare a testa alta. I grattacieli, l’Empire State Building, la Rockefeller Tower, la Trump Tower, la Freedom Tower, insomma torri ovunque. Torri che sovrastano la città in modo imponente lasciando l’osservatore letteralmente a bocca aperta… e il mento alto!

Un pezzo di Campania nel cuore di Manhattan

Se volete la mia, per godersi le prime luci del mattino, c’è una piccola oasi verde alle spalle della Public Library sulla 5th avenue, Bryant Park, ideale per fare colazione e cominciare a entrare nel mood newyorkese!

imagine mosaico

Strawberry Fields Memorial presso Central Park

So che può sembrare scontato ma una camminata a Central Park per smaltire lì il brownie non ha prezzo.
E’ il polmone di Manhattan ma il punto dove mi piace andare sempre e trascorrere un po’ di tempo è lo Strawberry Fields Memorial. Dedicato alla memoria di John Lennon ed inaugurato in occasione del 45esimo anniversario della nascita del cantante, è caratterizzato dal famosissimo mosaico di Imagine. Quello che forse non tutti sanno è che il mosaico è stato realizzato in Campania da artisti e artigiani della zona vesuviana e donato al New York City Council dal Comune di Napoli. L’opera riproduce un mosaico pompeiano conservato nella stanza n. 58 del Museo Archeologico di Napoli.

Amo quel posto, mi regala sempre molta serenità, nonostante sia quasi sempre invaso da turisti, forse perché tutti mantengono una sorta di religioso e rispettoso silenzio e le uniche voci che si sentono sono quelle dei musicisti di strada che, ripercorrendo e reinterpretando i grandi successi dei Beatles, mettono sempre molta allegria.

Una metropoli a portata di passeggiata!

inizio high line

Primi passi sulla High Line tra orti urbani e archistar

A mio avviso, Manhattan è un quartiere da girare, per quanto possibile s’intende, a piedi. Quindi niente metro, niente bus, né taxi… si passeggia sulla High Line! Si tratta di un parco lineare realizzato su una sezione in disuso della vecchia ferrovia sopraelevata che correva lungo il lato occidentale della città, la West Side Line, lungo 2,33 km.

installazione high line

Una delle tante installazioni che si incontrano lungo il percorso

La passeggiata è riconciliante: lontani dal rumore e dallo smog della city ma non dalle sue bellezze architettoniche, spesso esaltate dalle opere di street artists che si concentrano particolarmente in quella zona. Qualora vi venisse fame durante il percorso, non temete, troverete panini e altro genere di street food.

La passeggiata dura più di un’ora e finisce quasi nella lower Manhattan. Da lì, vi consiglio di dirigervi verso il Financial District (FiDi, letto fai-dai, alla newyorkese) cuore economico pulsante della downtown. Dopo aver ammirato la “nuova” Freedom Tower e magari visitato il museo dedicato all’11 settembre, non resta che fermarsi a Battery Park per godersi il tramonto.

skyline da battery park

Skyline del New Jersey da Battery Park

Bastano una birra, una panchina ed improvvisamente il tempo si ferma. I colori regalano uno spettacolo sorprendente con vista sul New Jersey e sulla Statua della Libertà (altro regalo europeo!) e non puoi fare altro che rimanere lì a godertelo finché la fiaccola della donna più famosa d’America inizia a brillare.

Quando ormai la notte sta per calare e NYC diventa “the city of blinking lights”, approfittatene per un salto al 68esimo piano dell’Empire State Building e fatevi mozzare il fiato dalla vista più bella di sempre! Personalmente ho avuto i brividi dall’emozione. Poi mi direte…

 

Perdetevi, lasciatevi trasportare dal flusso, dall’energia, non c’è altro modo di vivere New York City

vista dall ESB

Manhattan dall’ESB

La giornata è giunta al termine, anche se la città non sembra aver nessuna voglia di chiudere gli occhi. Potete non farlo nemmeno voi, ma per queste cose non servono consigli, basta lasciarsi andare!

New York deve essere vissuta, respirata, osservata con calma nella sua frenesia. Bisogna lasciarsi trasportare, sentendosi quasi come in un film. Eccola.

È la magìa di New York.

Roberta Rubini
Roberta Rubini
roberta@nslab.it
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